Budapest

La notte, quando Giovanna dormiva, Lucio scendeva in piscina, a quell’ora deserta. Appoggiato a una delle colonne che bordavano la vasca, guardava il fondo di ceramica, azzurro con disegni geometrici blu. Sentiva solo il rumore dell’acqua che cadeva dalle bocche di leoni di marmo e risuonava nel vasto ambiente. Ripeteva a sé stesso: «Nessuna telefonata, mai più»