In questa serie di brevi articoli proverò a raccontarvi, o meglio a mostrarvi, come e cosa pensa un malato di Alzheimer. Per farlo ho deciso di partire dalla spiegazione di quello che una persona affetta da questo morbo non riesce più a fare. Cosa non funziona nella sua mente? Cosa ha perso per colpa della malattia?
Per capire veramente cosa pensa e perché pensa determinate cose è necessario prima comprendere cosa la malattia, che abbiamo raccontato essere una ladra, ha letteralmente rubato a quella persona.
1.2 Come pensa chi si ammala di Alzheimer? La perdita della capacità di riconoscere persone e cose
Vi è capitato di leggere il saggio di Oliver Sacks “L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello”?
Uno dei casi clinici raccontati dal neurologo e scrittore britannico è tristemente perfetto per descrivere la perdita della capacità di riconoscere persone e cose nei malati di Alzheimer:
“Convinto che la visita fosse finita, si guardò intorno alla ricerca del cappello. Allungò la mano e afferrò la testa di sua moglie, cercò di sollevarla, di calzarla in capo. Aveva scambiato la moglie per un cappello! La donna reagì come se fosse abituata a cose del genere.”
Il gesto dell’uomo descritto da Sacks è causato proprio dall’incapacità di riconoscere i volti e di dare un significato agli oggetti provocati dal morbo.
Quando il malato non riesce a riconoscere le persone e gli oggetti è facile ipotizzare che si tratti di un problema di memoria. In alcuni casi è così, ma c’è un’altra possibilità: la difficoltà è legata all’impossibilità della persona di dare un senso a ciò che vede e a quello che ricorda. Nella sua mente questi due tipi di informazione non coincidono più. Le conseguenze sono molteplici: il malato perde la capacità di riconoscere gli oggetti, i volti, i colori; non sa più giudicare le distanze, distinguere tra oggetti che si muovono e oggetti fermi, percepire più di un oggetto per volta; non riesce a prestare attenzione al suo corpo e allo spazio circostante, a coordinare i suoi movimenti sotto il controllo visivo.
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